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1) Dizion. 5° Ed. .
CANNA
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CANNA.
Definiz: Sost. femm. Pianta di fusto diritto, vuoto, nodoso, con radici tubercolose, che serve a molti usi in agricoltura e in altre arti; ed è l'Arundo donax dei Botanici.
Dal lat. canna; grec. κάννα. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 270: La canna.... desidera terra mezzanamente umida e grassa.
Esempio: Bocc. Decam. 4, 31: Poi quella messa in un bucciuol di canna, sollazzando la diede a Guiscardo, dicendo ec.
Esempio: Soder. Coltiv. 36: L'effetto si vede a un soffiar di vento straordinario che ogni cosa trabocca in terra, e la canna e la vite e la vite e la canna, e si perde a un tratto la vite, l'uva, la canna, e la fatica e la spesa.
Esempio: Mattiol. Disc. 1, 166: Fassi delle radici delle canne domestiche un'acqua molto giovevole per le pietre delle reni.
Esempio: Buonarr. Fier. 4, 2, 3: Zingana, quella seta, Che 'l Dandola tintor posta avea al sole, Chi la levò d'in sulla canna? chi? Chi la scannò? su, di'.
Definiz: § I. Vi sono anche altre piante dello stesso genere, tra cui comunissima è la Canna salvatica o palustre, detta anche Cannuccia o Cannella, e che fu chiamata pure Canna greca: nasce ne' paduli, e serve a far cannicci, spazzole ec. –
Esempio: Libr. Mascalc.: Metti nell'acqua dell'oleastro, della canna salvatica e del lentisco.
Esempio: Cresc. Agric. volg. 180: Acciocchè conosciamo se 'l mosto ha acqua,.... alcuni altri la canna greca, che nasce nell'acqua,.... nel vino mettono.
Esempio: Ar. Orl. fur. 14, 120: Come andar suol tra le palustri canne Della nostra Mallea porco silvestre.
Esempio: Grand. Relaz. Fucecch. 2, 15: Sbarazzando gl'impedimenti di canne palustri e giunchi.
Definiz: § II. Canna d'India o Indiana, è una Sorta di canna originaria delle Indie, e che serve per lo più a far mazze, e anche si adopera per mobili. –
Esempio: Magal. Lett. 113: Le facce sono.... di noce d'India, e le colonnette, i sostegni e i balaustrati che ricorrono di sopra, di canna parimente d'India.
Esempio: Targ. Viagg. 9, 30: Si potrebbero lavorare in scatole, pomi di canne d'India.
Definiz: § III. Canna d'India, o semplicemente Canna, dicesi per Mazza, Bastone, fatto di cotal sorta di canna, od anche di giunco o d'altro fusto. –
Esempio: Ner. I. Pres. Samm. 7, 17: Varro la canna d'India in volta mena, E tra le file or qua or là lo vedi.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 16: Alzò il Roman la canna, e a quel marrano.... Mandò la testa in settecento pezzi.
Definiz: § IV. Canna di zucchero, è una Sorta di canna, da cui si estrae lo zucchero: è nativa dei paesi orientali, ma coltivasi anche in Sicilia; onde trovasi pur detta Canna di Sicilia. –
Esempio: Med. L. Op. 72 t.: Che fanno un mel sì dolce, ch'assimilia L'ambrosia, ch'alcun dice pascer Giove, Non sol vince le canne di Sicilia.
Definiz: § V. Canna, per lo più con l'aggiunto di canna Sonora , canna Forata o simili, vale anche Zampogna o altro simile strumento pastorale. –
Esempio: Simint. Ovid. Metam. 3, 11: Quelli suona con salvatiche canne.
Esempio: E Simint. Ovid. Metam. appr.: Comanda che Pan sottometta le canne alla cetera.
Esempio: Bocc. Amet. 19: La bocca posta alla forata canna, così dopo il suono, a petizione delle donne, ricominciò a cantare.
Esempio: Ar. Orl. fur. 17, 54: E dando spirto allo sonore canne, Chiamò il suo gregge fuor de le capanne.
Esempio: Rucell. G. Ap. 372: Non suon di canne o di sottile avena.
Definiz: § VI. E poeticam. per Asticciuola di saetta, ed anche per Tutta la saetta. –
Esempio: Tass. Gerus. 11, 44: All'incauto Ademar, ch'era da lunge La fera pugna a riguardar rivolto, La fatal canna arriva, e in fronte il punge.
Esempio: E Tass. Gerus. 11, 68: Ei che s'affretta e di tirar s'affanna De la piaga lo stral, rompe la canna.
Definiz: § VII. Canna dicevasi nei Monasteri una Canna fessa che solevasi battere la mattina per isvegliare le monache. –
Esempio: Lett. SS. BB. Fior. 117: Fra questi corsi, gioie e diletti grandi, la canna e la campana ti chiamerà dirà: Surge; vieni in chiesa, dove il tuo Diletto è, il qual dimandi.
Definiz: § VIII. Canna d'organo, dicesi per similit. il Tubo fatto di metallo o di legno, che produce il suono per l'aria, la quale vi è inspirata dai mantici. –
Esempio: Cellin. Vit. 9: Mio padre faceva in quei tempi organi con canne di legno maravigliosi.
Esempio: Galil. Op. astronom. 3, 398: Voglio sperar che queste novità mi abbiano mirabilmente a servire per accordar qualche canna di questo grande organo discordato della nostra filosofia (qui in locuz. figur.).
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 247: Questo è un chiedere per qual cagione il fabbro di un organo non abbia fatte le canne tra loro eguali.
Esempio: Varan. Vis. poet. 5: Le armoniose canne taciturne, E senza l'immortal Vittima l'are.
Esempio: Tagl. Lett. scient. 19: Cinque organi, che fra tutti contengono 4000 canne, altre a bocca, e altre a lingua.
Definiz: § IX. Canna, pure per similit., diciamo Quella parte delle armi da fuoco, fatta di ferro o d'acciaio, vuota e lunga secondo la natura di esse, nella quale si mette e donde esce la carica. –
Esempio: Galil. Op. astronom. 1, 192: Nel tempo che la palla, cacciata dal fuoco, si movesse per la canna, l'artiglieria portata dalla terra passerebbe nel sito D E ec.
Esempio: Buomm. Ling. tosc. 72: Io penso, che chi da prima nominò l'archibuso, si movesse dal vedere, che quella canna, quel ferro, o quel bronzo forato avventava una palla, come suol far la balestra, o l'arco.
Esempio: Red. Esp. nat. 21: Nel fondo di una canna di una terzetta di giusta misura metteva pochi soli grani di polvere.
Definiz: § X. E per Tutto l'archibuso. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 9, 70: Duolsi Cimosco, che la canna e il foco Seco or non ha, quando v'avrian più loco.
Definiz: § XI. Canna dicesi a quei Canali chiusi o Tubi, fatti di piombo, di ferro o d'altro, onde l'acqua scorre ne' condotti. –
Esempio: Fr. Bart. Amm. ant. volg. 179: Li buoni detti non t'escano di cuore, in quello modo che diviene delle canne ne' canali, le quali tanto sono piene quanto le acque dentro vi scorrono.
Esempio: Vinc. Mot. Mis. acq. 432: Le canne che versano l'acqua sono di tre sorte; cioè larga di sopra e non di sotto; larga di sotto e non di sopra, ed eguale.
Esempio: Car. Lett. fam. 3, 11: E di qui, per canne di piombo che si possono aprire e serrare, si dà e toglie l'acqua a ciascuno.
Esempio: Spolv. Colt. Ris. 1, 574: Poca ad irrigar giardino od orto Acqua si cerca, e poca, onde si scagli.... Pel varco angusto di sepolta canna.
Definiz: § XII. E anche tutti quei Canali onde scorrono gli altri fluidi.
Definiz: § XIII. Canna dicesi pure a qualunque Tubo di cristallo, e specialmente a quello del barometro o del termometro. –
Esempio: Magal. Sagg. nat. esp. 1: Così nelle canne del voto.... si alza o s'abbassa l'argentovivo.
Definiz: § XIV. Canna da serviziale, o solamente Canna, dicesi Quell'istrumento col quale si danno i cristeri. –
Esempio: Bertin. A. F. Risp. Gio. Paol. 41: E la canna del serviziale, domin se voi sapete ancor questa come in greco la si direbbe? E il cannellino che sta in cima alla canna, ce lo sapreste voi dire in greco?
Definiz: § XV. E per il Tubo del canocchiale. –
Esempio: Galil. Op. astronom. 4, 213: Strumento che per veder gli oggetti vicinissimi richiede assai maggior larghezza di canna.
Esempio: E Galil. Op. astronom. appr.: La canna più lunga mostra gli oggetti maggiori che la più breve.
Definiz: § XVI. Dicesi anche un Istrumento di ferro, lungo e forato a guisa di canna, col quale i vetraj cavano il vetro fuso dal concone, e soffiandovi entro ne formano il vaso che vogliono. –
Esempio: Biring. Pirotecn. 43: Lavorasi soffiando in esso [vetro], con certe canne di ferro con l'alito de gli uomini.
Esempio: E Biring. Pirotecn. appr.: Soffiando per el vacuo della canna, ne fanno come una vescica.
Definiz: § XVII. Canna del camino, è Il condotto che nei camini dà l'uscita al fumo, e che più comunemente dicesi Gola. –
Esempio: Bald. Pros. 585: Avendo, come s'è detto, questi occhi l'esito nelle canne dei cammini, l'aere, che entra per loro, o caccia il fumo, o fa che egli più velocemente se n'esca.
Definiz: § XVIII. Canna dicesi anche il Canale della gola, per il quale passa il cibo e la bevanda, detto propriamente Esofago. –
Esempio: Dant. Inf. 6: La gittò dentro alle bramose canne.
Esempio: Sacch. Nov. 1, 123: Se ce l'avesse a punire, la lingua, con che lo disse, gli farei trarre dalla canna.
Esempio: Ar. Orl. fur. 17, 42: Le donne non temer che sieno uccise: Gli uomini, siene certo; ed empieranne Di quattro, il giorno, o sei, l'avide canne.
Esempio: Bern. Orl. 49, 3: Poi, quando dette a quel la penitenzia, Che mise dentro alle bramose canne Le membra de' compagni al sasso dome, ec.
Esempio: Varch. Boez. 40: Perchè l'ingorda voglia, Divorando l'avuto, Apre più bocche, e maggior canne mostra.
Esempio: Cellin. Vit. 292: La palla percosse nell'arco della porta, e sbattuta indietro, colse nella canna della gola del detto, il quale cadde in terra morto.
Definiz: § XIX. Canna del polmone, e talvolta assolutamente Canna, dicesi Quel canale, per cui passa l'aria nei polmoni, e ne viene respinta fuori nella respirazione, detta altrimenti Trachea e Aspera arteria. –
Esempio: Ristor. Comp. Mond. 170: Passando l'aire (aria) per la canna del polmone e venendo fuori, se chiudi la bocca e mandilo fuori costretto, come il mantaco, stando caldo, per la constrinzione diventa freddo.
Esempio: Fr. Giord. Pred. 89: Tu se' voto, e tu apri la canna; dimmi, che dirai? che cose potranno uscire di te?
Esempio: Dant. Inf. 28: Restato a riguardar per maraviglia Con gli altri, innanzi agli altri aprì la canna.
Esempio: Cresc. Agric. volg. 5: L'aere freddo.... indebilisce i nervi, e fa grande impedimento alla canna del polmone.
Esempio: Red. Lett. 1, 94: Io ne ho aperto uno [dei cigni].... che aveva la canna, o canale de' polmoni lungo due braccia.
Definiz: § XX. Canna era anche una Misura pei terreni e pei panni, equivalente pei primi a cinque braccia antiche, ossia a metri 2,918; pei secondi, a braccia quattro, o metri 2,334. E Canna dicevasi lo Strumento, per lo più di legno, che serviva a questa misura. –
Esempio: Fr. Gior. Pred.: La canna è misura da misurare molte cose.
Esempio: Vill. M. 104: Uomini e femine, cittadini e forestieri, dovessono sgombrare la città, e 'l contado presso alla città a mille canne.
Esempio: Bern. Rim. burl. 1, 97: Chi lei vendesse a canne, Ed a libre, anzi a ceste la sua lana, Si faria ricco in una settimana.
Definiz: § XXI. E per Quantità di panno o di terreno, corrispondente a un dato numero di canne. –
Esempio: Albizz. R. Commiss. 1, 289: Per canne 23 e palmi 7 di guarnello comperai in Napoli, che disseno tornare in Firenze canne 21 e braccia 1.
Esempio: Machiav. Stor. 2, 153: Rispose com'egli era meglio città guasta che perduta; e come due canne di panno rosato facevano un uomo da bene.
Definiz: § XXII. E per Misura in generale; ma è usata solo in senso figurato. –
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 64: Il Signore ci ha fatto intendere, che ci vuol misurare con quella canna con cui noi misuriamo il prossimo nostro.
Esempio: E Segner. Crist. instr. 1, 267: Qualunque limosiniere, mentre egli dà, dee mostrar più di ricevere che di dare. Tale è la canna che ci ha lasciata san Giovanni Grisostomo a misurare se la nostra misericordia giunga al suo grado, cioè al grado di misericordia cristiana.
Definiz: § XXIII. Giuoco delle canne, si disse una Specie di giostra introdotta dagli Spagnuoli in Italia nel secolo decimosesto, e che facevasi lanciandosi delle canne. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 13, 37: Con quella agevolezza che si vede Gittar la canna lo spagnuol leggiadro, Orlando il grave desco da sè scaglia.
Esempio: Tass. Dial. 2, 31: Giuochi [sono] gli assalti de' castelli, e giuoco è quel de le canne e dei caroselli.
Definiz: § XXIV. Onde la maniera Giuocare a canne. –
Esempio: Castigl. Corteg. 40: Nel giuocare a canne, correr tori, lanciar aste e dardi, sia tra i Spagnuoli eccellente [il cortigiano].
Esempio: E Castigl. Corteg. 89: Giostrando, torneando, o giocando a canne, o facendo qualsivoglia altro esercizio della persona.
Definiz: § XXV. Canna, coi verbi Essere una canna, Parere una canna, Divenire una canna, e simili, vale figuratam. Magrissimo, Rifinito; e dicesi di persona e anche d'animale. –
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 71: Ognun quel mio ronzin tanto l'affanna Che diventar me l'ha fatto una canna.
Definiz: § XXVI. Canna vana, vale Uomo debole fiacco: onde Aver uno per canna o per canna vana, trovasi per Non averne alcuna stima, Non farne alcun conto. –
Esempio: Bern. Orl. 10, 30: Ventidue centinaia di migliaia Di combattenti avea seco Agricane,... Astolfo tutti gli ha per canne vane.
Esempio: Car. Comm. 48 t.: Erano lottatori usati alla fatica, gagliardi, stienuti, membruti, nerboruti, e non canne vane, smilzi, e dilombati com'esso.
Definiz: § XXVII. Povero in canna, vale Poverissimo; probabilmente dall'esser la canna vuota d'ogni sostanza così dentro come fuori; ovvero, secondo altri, dal ridursi ad andare accattando con la canna in mano. –
Esempio: Sacch. Nov. 2, 4: Tutti quelli che vanno tralunando, stando la notte su' tetti come le gatte, hanno tanto gli occhi al cielo, che perdono la terra, essendo sempre poveri in canna.
Esempio: Pataff. 9: Povero 'n canna son, col capo biondo.
Esempio: Varch. Stor. 2, 419: Avendo perduto in un punto solo tutto quello che con grandissima fatica e risparmio avevano raggranellato e raggruzzolato in molti anni, divennero poveri in canna.
Esempio: Lipp. Malm. 4, 39: Un mio fratello anch'ei povero in canna.
Definiz: § XXVIII. Vano come una canna o più che una canna, Leggero come una canna, o più che una canna, detto di persona, vale Sommamente vano e leggero. –
Esempio: Bocc. Decam. 6, 91: Ma ella, più che una canna vana,.... non altramenti che un montone avrebbe fatto, intese il vero motto di Fresco.
Definiz: § XXIX. Voce di canna fessa, dicesi familiarmente di una Voce di suono stridulo e ingrato, che anche diciamo Voce squarciata. –
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 12: Guardate chi vuol far da principessa Con quella voce d'una canna fessa.
Definiz: § XXX. A canna, posto avverbialm. coi verbi Potare a canna o Tagliare a canna, dicesi in agricoltura per A scancìo, Obliquamente. –
Esempio: Lastr. Agric. 1, 185: Le potature più piccole si avverta che non si facciano orizzontali, ma a foggia di piano inclinato, o a canna, come si suol dire.
Esempio: E Lastr. Agric. 1, 265: Il taglio dev'esser liscio e a flauto, o, come dicono, a canna, affinchè l'acqua non possa fermarsi.
Definiz: § XXXI. A canna badata, posto avverbialm., significa A gola aperta, come chi anela qualche cosa. Il senso originario di badare è Stare a bocca aperta, come l'hiniare dei Latini. –
Esempio: Pataff. 1: Egli trasogna, e sta a canna badata.
Definiz: § XXXII. Esser dietro ad alcuno con le canne aguzze, si trova per Stimolarlo, e quasi punzecchiarlo a fare una cosa; presa la similitudine da coloro che negli steccati irritano il toro al combattimento. –
Esempio: Car. Apol. 8: E sopra questa partita, con molto stomaco e con molta colera di tutti, s'è detto d'alcuni vostri che gli sono ancora dietro, come si dice, con le canne aguzze, tenendolo stimolato e trafitto continuamente perchè vi risponda.
Definiz: § XXXIII. Fare come le canne, che quanto più invecchiano più diventan vane; detto di persona, vale Che quanto più ella invecchia, invece di far senno, lo perde. –
Esempio: Bellinc. Rim. 61 t.: Diciam così: come le canne fate, Quanto più invecchian, più diventan vane.
Definiz: § XXXIV. Mentir per la canna, lo stesso che Mentir per la gola, che è più in uso. –
Esempio: Pulc. L. Morg. 22, 92: E chi dice altro per la canna mente.
Definiz: § XXXV. Misurare gli altri con la sua canna, vale Giudicare gli altri da quello che siamo noi, Giudicarli simili a noi; che anche dicesi Misurare gli altri col suo passetto. –
Esempio: Grazz. Rim. 2, 6: Oggidì più non è creduto il vero, Ch'ognun misura altrui con la sua canna.
Definiz: § XXXVI. Misurare una cosa con la canna di un altro, vale Giudicarla secondo il sentimento, la norma, e simili, di un altro. –
Esempio: Borg. V. Disc. 1, 441: Andassero con le regole degli Stoici, o d'altri filosofi ancora manco severi, con la canna de' quali se si avessero a misurare le altre azioni di Roma ec.
Esempio: E Borg. V. Disc. 2, 282: Il misurare le cose de' passati tempi con la canna de' nostri, è proprio un volere errar a diletto.
Definiz: § XXXVII. Non aver nè stadera nè canna in casa, vale Esser privo di buon giudizio da pesare e misurare le cose secondo il loro giusto valore. –
Esempio: Machiav. Pros. var. 8, 148: Questo Papa, che non ha nè stadera nè canna in casa, a caso conseguisce e disarmato quello, che con l'ordine e con l'armi difficilmente gli doveva riuscire.
Definiz: § XXXVIII. Prendersela a un tanto la canna, vale Procedere negligentemente in una cosa, Darsene poco pensiero.
Definiz: § XXXIX. Ridursi in canna, vale Ridursi in estrema miseria.
Definiz: § XL. Tremare come una canna, dicesi di Persona cui prenda un gran tremito, sia per freddo o per paura. –
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 52: A quel freddo, alla brezza, alla bufera, Come una canna si trema, si fischia.
Definiz: § XLI. Vederla quanto la canna, e Vederne quanto la canna, vale Non si lasciar sopraffare, Voler la sua misura giusta, Vederne quanto se ne può vedere. –
Esempio: Varch. Ercol. 98: Bisticciarla con alcuno, e star seco sul bisticcio, e volere stare a tu per tu, vederla pel filo, o pur quanto la canna.
Esempio: Buonarr. Fier. 4, 1, 6: Ed io pur della notte Voglio affatto veder quanto la canna.
Esempio: Lipp. Malm. 6, 7: Perchè ne vuol veder quanto la canna.
Esempio: Salvin. Annot. Fier. 471: Vederne quanto la canna, vale vederne quanto se ne può vedere esattamente, con tutte le misure.
Definiz: § XLII. Gli uomini non si misurano a canne, o a canna; proverbio che vale: Il valore e la capacità degli uomini non si debbono giudicare dalla statura della persona o da altra apparenza. –
Esempio: Nell. Iac. Gelos. 3, 8: Poffare, come l'ha dipinta bene! mi ha ingannato. Insomma gli uomini non si misurano a canna.
Definiz: § XLIII. E nello stesso significato trovasi anche: Il panno, e non gli uomini, si vende a canna. –
Esempio: Febuss. Breuss. 2, 8: Vendesi il panno, e non gli uomini, a canna.